Fase 2: Chiarimenti del governo ed Autocertificazione
Da lunedì 4 maggio inizierà la Fase 2 e una parte dell'Italia si rimetterà in moto. Il governo l'ha ribadito in tutte le salse: “Non è un liberi tutti”. E nemmeno quell'allentamento alle maglie del lockdown che in tanti si aspettavano. Tuttavia, aumenterà il numero delle aziende aperte (tra le quali fabbriche di auto e concessionarie) e di conseguenza quello delle auto circolanti su strada, considerando che molti privati cittadini, richiamati alle postazioni di lavoro, presumibilmente preferiranno muoversi in proprio anziché ricorrere ai mezzi pubblici, più rischiosi sotto il profilo del contagio. Inoltre, l'ultimo Dpcm ha introdotto piccoli cambiamenti riguardanti le regole degli spostamenti e delle attività concesse. Alcuni di questi non sono stati percepiti (ma soprattutto comunicati) in maniera chiara, motivo per cui da Palazzo Chigi sono giunte (seppur in ritardo) le dovute precisazioni. Mentre il ministero, nella serata di domenica, ha pubblicato la nuova autocertificazione da presentare ai controlli.
Spostamenti: chi sono i “congiunti”? Uscire dalla Regione in cui ci si trova è concesso esclusivamente per fare rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza, oppure per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per assoluta urgenza. Se si torna a casa, dunque, sconfinare non è più concesso se non per le suddette ragioni. Il nuovo decreto consente di fare visita, sempre entro i limiti regionali, ai propri “congiunti”. Con questo termine, ha puntualizzato il governo, si intendono coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo (quindi i fidanzati), nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come i cugini del coniuge). Il tutto rispettando il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie.
Spostamenti: per andare dove? Si può uscire per andare ad acquistare anche altro rispetto a cibo, farmaci e beni di prima necessità: ci si può muovere, insomma, per comprare prodotti - comprese le automobili, come vi abbiamo spiegato in questo articolo - rientranti nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita dal Dpcm del 26 aprile.
Passeggiate. Spostarsi a piedi è concesso per fare la spesa, motivi di salute o necessità (nella fattispecie anche per fare visita ai congiunti) oppure per svolgere attività motoria o sportiva all'aperto, ma senza generare assembramenti. Chi ha un figlio minorenne può accompagnarlo al parco o ai giardini pubblici (ammesso che i sindaci non ne dispongano la chiusura), sempre evitando affollamenti e garantendo una distanza di sicurezza di un metro. In questi luoghi non si potrà però godere delle aree attrezzate.
Bicicletta e sport. L’uso della bici è consentito per andare al lavoro, nel luogo di residenza o nei negozi legittimati a stare aperti. Si può pedalare anche per fare attività motoria all’aperto, ma va osservata la distanza di sicurezza interpersonale (un metro). Consentita solo se svolta individualmente (o con persone conviventi), dal 4 maggio l'attività motoria non sarà più solo in prossimità della propria abitazione (è prevista la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti). Se si tratta di sport, va rispettata una distanza tra persone di almeno due metri, altrimenti è sufficiente un metro. Sempre senza creare assembramenti. Per fare sport e attività motoria è permesso anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo scelto, ma senza uscire dalla Regione.
La nuova autocertificazione. Per gli spostamenti, nuova autocertificazione non sostituisce la precedente (che può essere ancora utilizzata barrando le voci non più attuali) e, in alcuni casi, il documento non è più indispensabile: per lavoro, per esempio, è possibile esibire ai controlli anche altra documentazione (fornita dal datore) o un tesserino. In caso di visita a un congiunto bisogna indicare le sue generalità. L'autocertificazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.