Vincenzo Santoro di Autosantoro: nuove e idee e buona volontà per non essere sopraffatti dalla crisi

Il conflitto Russa-Ucraina, oltre a seminare morte e devastazione, ha tra molto altro messo in ginocchio innumerevoli sistemi di produzione, non ultimo quello automobilistico. Dagli anni ’90 in poi la globalizzazione ha sempre più preso il sopravvento, esaltando a vario livello la convenienza che ne è via via derivata, sia per coloro che producevano, sia per l’acquirente, sottacendo però le vulnerabilità di varia specie che anno dopo anno sono affiorate e che hanno generato pesanti riverberi, persino sull’architettura sociale di questo o quel Paese.

Si pensi che l’inasprimento delle sanzioni ha fortemente contratto gli interscambi e tante aziende si stanno trovando di fronte a decisioni dolorose, anche sotto il profilo umano. Si prevede che la produzione nel 2022 sarà di 1,7 milioni di unità inferiore a quella stimata prima dell’invasione militare ordinata da Putin: si tratta di una diminuzione del 9,1%. Un milione di queste unità rappresenta la domanda persa da Ucraina e Russia, mentre gli altri 0,7 milioni derivano dal peggioramento dell’offerta di semi conduttore e dalla perdita di importanti componenti prodotti dall’Ucraina con i cablaggi.

Le dolorose deflagrazioni in atto a Kiev hanno peraltro innescato un corto circuito globale, per effetto del quale i governi e le grandi holding sono stati dunque obbligati a ripensare, direi a reiventare, il sistema di produzione, di interscambio e di relazioni dei e tra i Paesi.

Nel nostro piccolo, già dai primi segnali di crisi che sono pervenuti dall’effetto pandemia, in Autosantoro abbiamo elaborato strategie che ci consentissero di fare fronte all’onda lunga di una crisi che si sta rivelando sempre più devastante per il sistema economico, peraltro aggravata da insostenibili rincari di utenze, carburante e non solo.

Cosa dunque abbiamo pensato di fare in azienda? Alla luce di quanto detto non ci siam lasciati travolgere e, con uno sforzo davvero maiuscolo, abbiamo reso disponibili ben 1.000 vetture in pronta consegna e potenziato il service ai nostri clienti, decidendo peraltro di restare sempre aperti, anche durante i giorni centrali di agosto, proprio per favorire la consegna delle auto e, naturalmente, la massima assistenza a quanti ne avessero bisogno, tanto più in periodi da bollino rosso.

Ciò che un po’ mi incoraggia rispetto ad un quadro non certo roseo è che la crisi non ha affatto inficiato la sensibilità della gente verso i temi dell’ambiente e della sostenibilità, anzi. Ritengo questo un aspetto centrale. La Hyundai ha effettuato investimenti maiuscoli e a lunga gittata sulla green mobility.

Io credo che un po’ per senso di responsabilità, un po’ per la ormai necessaria tutela di un circostante sempre più compromesso, tra non molto assisteremo ad una vero e proprio stravolgimento del mercato dell’auto. Lasciatemi dire che noi di Autosantoro, consapevoli di questo, abbiamo scelto di portarci avanti con il lavoro e presto annunceremo importanti novità.

 Vincenzo Santoro, imprenditore

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